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Ci sono autori a cui siamo molto affezionati, tra questi sicuramente Giuseppe Pederiali, che abbiamo già recensito due volte, con Povero assassino e Le città del diluvio. All’elenco si aggiunge Venivano dalle stelle, romanzo di fantascienza con venature gotiche, pubblicato nel 1974 da Campironi nella collana Il Torchio e ormai dimenticato da tempo, pur essendo molto attuale, forse ancora di più oggi che nel periodo nel quale venne scritto.

Con la recensione di Povero assassino, il primo giallo di Giuseppe Pederiali ambientato a Milano (Fratelli Fabbri Editore, 1973), abbiamo avuto il piacere di occuparci di questo autore emiliano. Per questa nuova recensione rimaniamo in zona, spostandoci solo “di lato” con Le città del diluvio, la cui trama si dipana tra il capoluogo meneghino e il delta del fiume Po.

Sul finire degli anni Sessanta, il Belpaese visse un autentico boom del romanzo giallo, con un fiorire di pubblicazioni e collane su cui trovarono spazio anche diversi autori italiani, non più obbligati ad utilizzare pseudonimi anglosassoni come in passato, ma liberi di ricorrere al proprio nome di battesimo. Rispetto agli anni precedenti non solo aumentò la produzione, ma anche la qualità risultò migliore, come se il doverci mettere “la firma” obbligasse gli autori ad un maggior impegno, con soddisfazione di tutti, pubblico compreso. Il successo poi di Scerbanenco fece scuola e rese tutto più facile.

Giuseppe Pederiali è un nome che non necessita di molte presentazioni, capace in passato di coniugare con la sua scrittura il mondo del fantastico con quello del reale, dando alle stampe oltre una trentina di titoli interessanti e di successo. Detto questo, possiamo anche affermare che qualche "libraccio", nel senso più buono del termine, anche lui l’ha sulla coscienza. Senza scomodare Zora la vampira, di cui fu l'ideatore e della quale si potrebbe tornare a parlare in futuro, merita una menzione speciale, per il pubblico di Mattatoio n.5, il libro Povero assassino, uscito nel “lontano” 1973 per la Fratelli Fabbri Editore, nella collana Sotto accusa.